Come configurare un client di posta


SMTP, POP3, IMAP: conoscere i protocolli che stanno alla base della comunicazione tra client e server di posta elettronica e come configurarli

24/01/2018

Le basi

Un client di posta altro non è che un programma che si occupa di inviare e ricevere la posta elettronica comunicando con un server. Esso può essere un’applicazione desktop, un’app mobile, un’applicazione web o anche semplicemente un tool da riga di comando. Di contro un server di posta elettronica si occupa della ricezione dei messaggi da parte di un client e del successivo smistamento verso altri server di posta. La comunicazione tra client e server avviene attraverso dei protocolli ben definiti, che si occupano di definire le regole con cui le due parti andranno a comunicare tra di loro. Ad oggi i principali protocolli di comunicazione sono SMTP, POP3 e IMAP.

SMTP

Simple Mail Transfer Protocol viene utilizzato da un client per la posta in uscita, quindi per la trasmissione di un messaggio dal client di posta verso il server. Solitamente utilizza la porta 25, richiede autenticazione e può essere reso sicuro tramite il protocollo TLS (a quel punto si parla di SMTPS).

POP3

Post Office Protocol permette l’accesso tramite un client ad un account di posta elettronica presente su un server e dal quale è possibile scaricare la posta. I messaggi vengono dunque scaricati dal server verso il dispositivo su cui è installato il client. È importante notare come i messaggi, una volta scaricati tramite POP3, vengono cancellati dal server. Questo sistema porta con sè il vantaggio di non intasare il proprio account sul server (essendo le quote molto spesso limitate) ma nel contempo non permette la sincronizzazione tra dispositivi diversi che accedono allo stesso account. In situazioni in cui si ha la necessità di scaricare la posta da client diversi viene impostata nel client una scadenza temporale dopo la quale verranno cancellati i messaggi presenti nel server.

IMAP

Internet Message Access Protocol è un’alternativa più moderna a POP3, si occupa anch’essa di gestire la posta in entrata ma, a differenza di POP3, i messaggi vengono conservati sul server e non vengono scaricati, bensì consultati. Questo comporta che se da un client viene eliminato un messaggio, esso verrà eliminato anche nel server, così come viene sincronizzato automaticamente qualsiasi altro dato associato al messaggio (ad esempio se è stato letto o meno). IMAP si presta molto meglio agli scenari moderni, nei quali gli utenti hanno ad esempio la necessità di consultare la posta sia da smarphone che da desktop o da tablet. La sincronizzazione tra dispositivi differenti è uno dei requisiti fondamentali per andare incontro alle esigenze attuali degli utenti. L’aspetto negativo di questo sistema è dato dal fatto che la casella di posta elettronica ha una dimensione limitata a quella fornita dal server, che di solito è decisamente minore rispetto a quella disponibile sul client. Questo limite può comportare dunque dei costi aggiuntivi per l’aumento della quota nel servizio di posta. Inoltre se lo stesso account è condiviso da più utenti l’eventuale cancellazione di un messaggio cancellerà quest’ultimo da tutti i dispositivi, creando dunque il rischio che non tutti gli utenti siano sincronizzati.

Scegliere il provider di posta elettronica

Prima di poter configurare un client è necessario ottenere una casella di posta in un server. In questo caso entrano in gioco i cosiddetti provider di posta, ovvero servizi che permettono la connessione ad un server di posta e di conseguenza la creazione diuna casella o account. In questo caso scegliere il giusto servizio dipende da diversi fattori, molto spesso economici:

  • Esistono servizi di posta completamente gratuiti che forniscono un account sotto il loro dominio. L’esempio più famoso è chiaramente gmail, servizio fornito dal colosso Google che mette a disposizione caselle di posta completamente gratuite con uno spazio di 15GB, condiviso con gli altri servizi google. Oltre a fornire un account gmail dispone anche di un’eccellente applicazione web e mobile, dalla quale è possibile controllare l’intera casella di posta ed integrare il tutto con altri servizi (es. google calendar). Alternative altrettanto valide sono Hotmail, Live ed MSN
  • Se si dispone di un sito web solitamente l’azienda che offre il servizio di web-hosting mette a disposizione anche un certo numero di account di posta da utilizzare. Per esempio se si ha acquistato il dominio www.pippo.com, è molto probabile che si possano configurare delle caselle email (con spazio limitato) associate ad esso, ad esempio info@pippo.com. I servizi consegnano all’utente tutte le credenziali necessarie per l’invio e lo scaricamento della posta (SMTP, POP3, IMAP). Questa scelta porta con sè il vantaggio di avere un account di posta completamente personale e legato al proprio dominio.
  • Infine, uno scenario meno comune ma comunque degno di nota è quello che include l’installazione di un server di posta dedicato, che offre quindi servizio totalmente indipendente e libero da vincoli. Questa scelta è molto utilizzata ad esempio all’interno di grosse aziende ma chiaramente richiede una forte esperienza, nonchè la disponibilità di risorse tecniche (server, sistemisti, …)

Ottimizzare la dimensione su disco

I motori di ricerca tengono in considerazione i tempi di caricamento della pagine web, ritenendoli un fattore di ranking molto importante. Parallelamente, con l’aumento delle prestazioni di un sito web aumenta anche la qualità dell’esperienza utente, il quale ne uscirebbe frustrato da un caricamento lento di una pagina. Ecco perchè è necessario ottimizzare le immagini per il web, prestando attenzione alle dimensioni, al numero di pixel per pollice e al formato. A chiunque piacerebbe vedere immagini perfettamente nitide e definite nel proprio sito web ma è necessario considerare che gli utenti navigano nelle condizioni più disparate possibili, dallo smarphone in metropolitana fino alla connessione di casa, spesso lenta. Bisogna cercare il giusto compromesso tra qualità e dimensione, attuando alcuni espedienti:

  • Preferire immagini jpeg a png nel caso di foto o comunque risorse che non richiedono livelli di trasparenza
  • Considerare una dimensione massima di 800px (orizzontale o verticale) o in generale non inserire immagini più grandi del contenitore dell’elemento immagine o del contenitore del sito
  • Considerare una densità di pixel per pollice di 72.000
  • Creare diverse versioni della stessa immagine con dimensioni diverse, utilizzabili in contesti diversi. Ad esempio se si visualizza una griglia di immagini è preferibile mostrare una miniatura nella griglia per poi mostrare la relativa immagine grande nella visualizzazione di dettaglio
  • Non superare i 500Kb di spazio su disco per immagine

Esistono diversi programmi, gratuiti e non, che si occupano dell’ottimizzazione delle immagini per il web. È opportuno dotarsi di questi strumenti e cercare di automatizzare il più possibile l’ottimizzazione delle immagini, in modo da velocizzare il processo.

Considerazioni finali

Prendersi cura delle immagini inserite in un sito web è dunque uno dei passi fondamentali per l’ottimizzazione SEO e costituisce un fattore di ranking molto importante, oltre a fornire una migliore esperienza utente. Tutti i maggiori CMS, compresi Drupal e WordPress, permettono una facile e autonoma gestione di tutti gli aspetti analizzati in questo articolo.