Quick SEO: 6 passi per eseguire un Audit di base
Come analizzare i dati per migliorare e progettare un piano SEO per migliorare il posizionamento nei motori di ricerca
16/10/2019
L’importanza della SEO delle pagine web, al fine di migliorare il posizionamento, è sempre un tema molto discusso e seguito in ambito web development e marketing.
Tuttavia, nonostante spesso si investa in importanti campagne di ottimizzazione, si finisce per interpretare questo processo come un’azione una tantum, tralasciando la fase di mantenimento nel tempo.
In particolare si trascura uno degli elementi fondamentali per una campagna SEO efficente: i dati.
Analizzare i dati dei risultati ottenuti è importante non solo per valutare le azioni compiute fino ad un dato momento, ma sono anche il punto di partenza per le successive fasi di miglioramento.
Come è possibile dunque raccogliere in modo ottimale queste cruciali informazioni? Attraverso gli Audit.
Con Audit si intende in generale una valutazione al fine di valutare con obbiettività in quale misura i criteri prefissati siano stati soddisfatti o meno.
In questo breve articolo Quick Seo vediamo come compiere un Audit efficace grazie a 6 piccoli passi.
1) Determinare l’obbiettivo dell’Audit: cosa stiamo valutando?
In ambito SEO abbiamo 3 principali sezioni di analisi: contenuti , SEO tecnica e backlink.
- Con contenuti intendiamo l’insieme di tutte le parole, immagini e metadati accessibili dai visitatori e dai crawler.
- Con SEO tecnica indichiamo tutte le ottimizzazioni web e server mirate al miglioramento della lettura dei contenuti da parte dei motori di ricerca.
- Con Backlink invece indichiamo i link esterni e interni che guidano i visitatori e i crawler verso le varie parti del proprio sito
E’ importante capire quale area vogliamo valutare in particolare in dipendenza dalla frequenza degli audit. Se per esempio si tratta di un Audit annuale è opportuno controllare tutte e 3 le aree mentre se invece si tratta di un Audit mensile è possibile analizzare una parte per volta.
2) Definire un intervallo di date
Raccogliere tutti i dati indipendentemente dal periodo temporale potrebbe essere fuorviante e creerebbe i cosiddetti “Audit sporchi”.
E’ importante settare un preciso contesto per poter collegare in modo efficace i dati con i particolari agenti interni ed esterni che potrebbero in qualche modo influenzarli, come per esempio la particolare stagionalità o concorrenza con eventi speciali.
3) Selezionare i competitor appropriati
Un buon modo di valutare l’azione SEO adottata da un’azienda è quella di confrontare i risultati, anche se parzialmente, con quelli ottenuti dai competitor principali.
Analizzare i compertitor infatti può essere un segnale di allerta di determinate strategie SEO o marketing adottate da essi e prevederle permette di non “rimanere indietro” rispetto al mercato web, che è sempre in continuo mutamento.
4) Organizzare i dati in formattazione chiara
Una volta raccolti i dati ritenuti più rilevanti è importante organizzarli in report chiari e facilmente aggiornabili.
Fogli di dati e presentazioni possono essere uno strumento efficace per poter condividere i dati con le varie figure di riferimento all’interno dell’azienda, in modo da mantenere uno storico sempre aggiornato.
Esempi di questi dati potrebbero essere: percentuale di traffico organico, percentuale di traffico a pagamento, quantità di backlink, autorevolezza dei backlink, traffico diretto, traffico da Social Media etc.
5) Analizzare i dati per progettare campagne future
Una diretta conseguenza di una organizzazione efficace dei dati è la possibilità di utilizzare i report come base per una progettazione futura.
Capire il “perchè” di certi risultati porta infatti a comprendere la via migliore per poter raggiungere risultati migliori o per risolvere eventuali problematiche.
Un esempio potrebbe essere: “perchè questo mese il traffico organico è sceso del 10%?” oppure “stiamo ottenendo buoni risultati dai Social Media. Possiamo investire di più”.
6) Stabilire un piano di priorità
Una volta concluso un Audit, è fondamentale stabilire un piano di priorità. E’ opportuno quindi raccogliere tutti i nuovi obbiettivi stabiliti grazie all’analisi dei dati e settarne diversi livelli di importanza, per poter capire quali accorgimenti è necessario prendere per primi.
Se non si definissero le priorità infatti si rischierebbe inevitabilmente di mettere sullo stesso piano problemi veramente critici con anomalie più trascurabili.
Conclusioni
La chiave per il mantenimento di un piano SEO efficace è la continua attenzione ai risultati. Comprendere, raccogliere, analizzare e archiviare i dati è la fase cruciale per progettare ogni campagna SEO di un sito web. Gli audit sono il mezzo più efficace per l’identificazione di questi dati e per la risoluzione dei problemi principali.